Pur essendo figlio di un liberto entrò nella familiarità di Mecenate, influente consigliere dell'imperatore Augusto; fu poeta fra i maggiori della latinità: con le Odi portò la poesia lirica di Roma a livello di quella degli insuperabili modelli greci e con le Satire raggiunse la perfezione in un genere peculiarmente latino; fu autore anche di Epodi, Epistole (in poesia) e del Carmen saeculare. La sua serena concezione della vita poggia sull'invito a godere del presente e ad evitare l'esagerazione, in ogni ambito.
Il motto che sovrasta la porta cita Odi III 29, 11 s., elogiando la serenità agreste contrapposta al fumo, alle ricchezze e al fracasso della grande città. |