Pastorello, imparò musica prima da autodidatta poi al Conservatorio di Firenze; suonò la tromba nella fanfara dei Carabinieri e alla corte granducale; ebbe successo anche all'estero e ricevette perfino i complimenti di Rossini. Espresse il suo patriottismo nel 1866 componendo la musica per la canzone di guerra (III Guerra d'Indipendenza, cui partecipò) su parole di
Angelo Brofferio.
La
Filarmonica è intitolata a Brizzi perché egli ne fu maestro.