Dopo l'emanazione delle leggi razziali nel 1938 seguì il marito
Achille Guglielmi nelle sue peregrinazioni forzate; a Castiglione dei Pepoli (Bo) venne arrestata e iniziò il suo ultimo viaggio di detenzione, a Ravenna, Milano e infine ad Auschwitz, dove l'attendeva la camera a gas.
Questa è una delle tante vittime dei lager nazisti di cui l'artista tedesco Gunter Demnig ha voluto tramandare il nome con le sue
Stolpersteine (letteralmente tradotto significa "pietre da inciampo"): si tratta di cubetti di pietra rivestita di ottone, sparsi nei marciapiedi di tutta Europa, ciascuno con un nome inciso; in Italia ha incominciato da Roma, ricordando ebrei, zingari, omosessuali, antifascisti, carabinieri che da qui furono deportati nei lager e lì morirono di stenti o furono uccisi.