Figlio primogenito di
Carlo Alberto, subentrò al padre quando abdicò all'indomani della
sconfitta di Novara (1849). Sotto il suo regno, grazie alla sapienza politica di Cavour e alla capacità militare carismatica di Garibaldi, furono realizzate l'unità e l'indipendenza d'Italia. Alla sua morte gli fu dedicato a Roma il gigantesco monumento del
Vittoriano (o altare della patria).
Il paese (anche se nel 1790 Pio VI concesse il titolo di "città") dal Medio Evo al 1881 si chiamò
Montalboddo; poi si preferì recuperare la denominazione dell'antico insediamento.