Socialista, da una spia venne accusato di detenzione d'armi da fuoco e materiale propagandistico antifascista; arrestato, assieme al fratello
Alfredo finì nel gruppo dei fucilati alle
Fosse Ardeatine all'indomani dell'attentato di via Rasella.
Questa è una delle tante vittime della repressione nazista di cui l'artista tedesco Gunter Demnig ha voluto tramandare il nome con le sue Stolpersteine (letteralmente tradotto significa "pietre da inciampo"): si tratta di cubetti di pietra, sparsi nei marciapiedi di tutta Europa, ciascuno con un nome inciso; in Italia ha incominciato da Roma, ricordando ebrei, zingari, omosessuali, antifascisti, carabinieri che vennero fucilati o deportati nei lager dove trovarono la morte.