Studente all'Istituto Nautico di Venezia, non raggiunse la licenza e riversò nella creatività narrativa tutti i suoi sogni di avventura. Cominciò con racconti e poi con romanzi a puntate, in appendice a quotidiani; pur non ricevendo apprezzamento dalla critica, i suoi personaggi (Sandokan, Yanez, il Corsaro Nero ecc.) divennero miti per generazioni di ragazzi di tutta la prima metà del '900; un'ottantina di titoli arricchirono le casse di case editrici ma non le sue; le difficoltà economiche si accentuarono quando nella moglie si manifestarono seri disturbi psichici; poco dopo che lei dovette essere ricoverata in manicomio, lo scrittore si suicidò.
Il nome non è scritto nel monumento ma l'identificazione è certa; a richiamarla è la testata e la data del giornale bronzeo: nel 1885 Salgari fu assunto come redattore del quotidiano L'Arena. |