Poeta di formazione neoclassica, non fu estraneo a toni malinconico-elegiaci che lo resero vicino al gusto preromantico; fu traduttore dell'Odissea e autore di
Poesie campestri (1788) e
Prose campestri (1794); oggi è forse più noto come ideale interlocutore di
Foscolo nel carme
Dei sepolcri.