Uomo politico, scrittore in latino e in volgare, diede a questa lingua nascente una enorme poliedricità espressiva. La sua
Divina Commedia è indubitabilmente uno dei grandi capolavori della letteratura mondiale, ma per gli italiani è anche la fucina della loro lingua, da cui sono uscite le più potenti raffigurazioni della realtà e dell'immaginazione.
La prima targa ricorda, attraverso la storia della famiglia Uberti, quanto sia pericolosa la superbia; la seconda è un grido d'amor patrio di uno di quegli Uberti -
Farinata- che pure mosse in armi contro i Guelfi fiorentini; la terza è un nostalgico ricordo della Firenze del passato, messo in bocca da Dante ad un suo antenato (Cacciaguida).