Ultimo discendente della dinastia dei caffettieri Pedrocchi, nipote di Antonio, nel 1891 lasciò al Comune di Padova l’edificio (" facendo obbligo solenne e imperativo al Comune di Padova mio erede, di conservare in perpetuo, oltre la proprietà, l’uso dello Stabilimento come trovasi attualmente, cercando di promuovere e sviluppare, tutti quei miglioramenti che verranno portati dal progresso dei tempi, mettendolo al livello di questi e nulla trascurando onde nel suo genere, possa mantenere il primato in Italia”). |