Pronipote di Giulio Cesare, ne ereditò il ruolo, sconfiggendo il suo principale antagonista, Marco Antonio, e rivoluzionando le regole istituzionali della
Res publica romanorum. È con lui che nacque l'Impero.
È chiamato arco, ma in realtà era la
porta con cui la via Flaminia si immetteva nella città di Fano; fu fatta costruire, assieme alla cinta di mura, da Augusto nel 9-10 d.C., come indica l'epigrafe sola leggibile oggi sopra il fornice; poco sotto si dovrebbe leggere (ma in realtà si individuano solo alcuni caratteri) il nome di Lucio Turcio Secondo Asterio, prefetto di Roma, che verosimilmente curò un restauro del manufatto in età costantiniana; e una dedica all'imperatore Costantino era scritta anche su un non più esistente attico porticato, che doveva poggiare sulla parte attualmente visibile. L'attico nel 1463 fu demolito dalle artiglierie di Federico da Montefeltro che per istigazione di
Pio II fece guerra a
Sigismondo Malatesta signore di Fano e Rimini. Parte delle pietre che vennero smantellate andò a formare le pareti della adiacente chiesa di S.Michele, sulla cui facciata fu disegnato in bassorilievo, in età rinascimentale, l'aspetto originario della porta e le sue epigrafi (vedi secondo e terzo
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