I due coniugi,
Riccardo e
Rita, con la loro bimba
Gianna, di appena due anni, furono tra gli oltre 1000 ebrei che il 16 ottobre 1943 vennero rastrellati dai nazisti per le case di Roma e deportati nel lager di Auschwitz.
Queste sono tre delle tante vittime dei lager nazisti di cui l'artista tedesco Gunter Demnig ha voluto tramandare il nome con le sue Stolpersteine (letteralmente tradotto significa "pietre da inciampo"): si tratta di cubetti di pietra, sparsi nei marciapiedi di tutta Europa, ciascuno con un nome inciso; in Italia ha incominciato da Roma, ricordando ebrei, zingari, omosessuali, antifascisti, carabinieri che da qui furono deportati nei lager e lì morirono di stenti o furono uccisi.