Dal 1550 tesoriere generale della Camera Apostolica, nel 1561 acquistò l'enorme complesso edilizio posto fra vie che ricordano il di lui cognome; ebbe come figlio naturale, poi legittimato e dichiarato erede universale, quel
Francesco Cenci, brutale genitore, della cui morte fu responsabile la figlia
Beatrice. Abbellì la chiesa di
S.Tommaso apostolo, su cui ottenne il giuspatronato, utilizzandola come cappella gentilizia di famiglia.
Incerta è la data di nascita.