I cinque furono uccisi durante un rastrellamento fascista che aveva come obiettivo l'osteria-emporio di
Maria Giraudo (detta "Puna"), luogo di incontro e rifornimento dei partigiani della zona. I due fratelli Giraudo erano suoi figli, Ilardo era un militare siciliano reduce dalla Francia aggregatosi alle bande partigiane della valle Gesso, Knoll uno degli ebrei fuggiti da St.Martin Vesubie (F) che aveva cercato qui rifugio, Barale (nato nel 1896 a Borgo S.Dalmazzo) un avventore dell'osteria.
Questa edicola commemorativa si è aggiunta nel 2018 a
precedente targa, dove è citata una sesta vittima, Antonio Procaccini.