Da giovane ebbe vita avventurosa come mozzo su un mercantile che lo portò in Egitto; lì aprì una bottega per il commercio di marmi e lì conobbe il poeta Ungaretti, che incoraggiò la sua produzione di racconti di vita marinara. Stabilitosi in Versilia dopo la Grande Guerra, divenne impresario teatrale, continuando su una produzione narrativa che dipinge scene di vita paesana (Moscardino, del 1922).
La targa e una foto d'epoca sono affisse presso il caffè Roma, dove negli anni '50 e '60 del secolo scorso si incontravano artisti e scrittori celebri. |