Operaio, comunista, durante il Ventennio dovette esulare a Parigi, poi a Mosca. Nel 1933, tornato in Italia, per le sue idee venne arrestato, condannato e incarcerato fino al 1942. Dopo l'Armistizio fu attivo organizzatore nella Resistenza, prima aTorino, poi a Milano e a Genova, dove presiedette il CLN Liguria. Nel dopoguerra fu deputato e senatore nelle liste del PCI. Sua moglie era
Rina Chiarini, anch'essa partigiana.