In seguito a delazione i tedeschi il 21/3/1944 fecero irruzione nella casa di
Mosč Di Consiglio; prelevarono lui, settantaquattrenne, i figli
Salomone e
Cesare, i figli di Salomone
Marco,
Santoro,
Franco, Ennio, e il genero
Angelo Di Castro; finirono nel gruppo dei fucilati alle
Fosse Ardeatine all'indomani dell'attentato di via Rasella; solo Ennio, quattordicenne, riuscė a scappare dal camion che li trasportava, ma morė di malattia appena 4 anni dopo. Altri membri della famiglia Di Consiglio furono deportati nei lager tedeschi, dove trovarono la morte.