Ragazzo prodigio, laureato in Fisica, allievo di
Enrico Fermi, si occupò di Quantistica e del nucleare; in viaggi di studio per l'Europa conobbe gli scienziati che procedevano sulle nuove strade della scienza. Di carattere introverso, forse per i postumi di un esaurimento nervoso meditò di togliersi la vita, poi sembrò aver cambiato idea; ma di fatto dal 26 marzo del 1938 di lui non si ebbe più notizia. Diverse furono le ipotesi sulla scomparsa, dal suicidio alla fuga (all'estero o in convento), al rapimento, all'omicidio; ma il mistero è tuttora aperto.