Quando lei nacque, il padre Pietro era un militante del Partito Repubblicano attivo nelle Marche, oratore e giornalista ; poi sarebbe diventato un leader indiscusso del Partito Socialista, dal 1923 direttore dell'
Avanti!; lei si nutrė delle idee libertarie che fin da piccola ascoltava in casa; cosė pure fin da piccola subė le prepotenze delle squadre fasciste. Nel 1927 seguė il padre in esilio a Parigi, dove poi entrō nella Resistenza francese. Nel 1942 venne arrestata dalla Gestapo e deportata ad Auschwitz, dove trovō la morte.
Questa č una delle tante vittime dei lager nazisti di cui l'artista tedesco Gunter Demnig ha voluto tramandare il nome con le sue Stolpersteine (letteralmente tradotto significa "pietre da inciampo"): si tratta di cubetti di pietra, sparsi nei marciapiedi di tutta Europa, ciascuno con un nome inciso; in Italia ha incominciato da Roma, ricordando ebrei, zingari, omosessuali, antifascisti, carabinieri che da qui furono deportati nei lager e lė morirono di stenti o furono uccisi. La posa di questa targa č avvenuta il 24/1/2020.