Erano tre ragazzi della provincia fiorentina nati nel 1924 (Bianchi nato a Fiesole il 26/10, Grassi a Figline Valdarno il 18/12, Lavacchini a Borgo S.Lorenzo il 12/11); facevano dunque parte di una delle giovani classi di leva chiamate alle armi dopo il 1943 dalla Repubblica Sociale Italiana; il bando del ministro della guerra
Graziani prevedeva la fucilazione per i renitenti e l'arresto dei genitori; i tre si presentarono al distretto di Firenze, meditando di disertare appena possibile. Inviati a rinforzare la linea difensiva tedesca (linea Gustav) presso Cassino, assieme ad altri organizzarono la fuga. Furono però intercettati ed arrestati; la condanna alla fucilazione, come esemplare deterrente, fu irrogata solo a tre estratti a sorte: loro furono gli sventurati.
La primitiva
targa che li ricordava, sul muro del curvone, è oggi poco leggibile.