Prete, canonico della cattedrale di Policastro (Sa), subì il fascino delle idee libertarie diffuse dalla Francia giacobina, che gli costarono la carcerazione alla caduta della Repubblica Partenopea nel 1799. Aderì in seguito alla Carboneria e partecipò ai primi moti risorgimentali nel Regno di Napoli, fino a promuovere ed organizzare nel 1828 un'insurrezione nel Cilento, che la polizia represse facilmente al suo nascere. Fu catturato assieme al nipote, pure lui prete, e ad altri 8 patrioti e vennero tutti fucilati dopo un sommario processo.
Caso ha voluto che la lapide sia stata affissa quando (2011) era sindaco di Salerno un altro De Luca, Vincenzo (non discendente, visto che il primo era prete e per giunta sotto stretto e continuo controllo poliziesco). |