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(Testo)
ECCELLENZA REVERENDISSIMA un fatto inusitato e che sembra abbia del prodigioso ha commosso, di questi giorni, la città di Salerno; e poiché esso è avvenuto nella mia ottina, mi sento nel dovere di darne relazione all’E.V.R.ma affinché, nella sua prudenza e saggezza, voglia dare le opportune disposizioni. Sul muro di una delle piccole arcate del Palazzo Pisacane al Largo Portanova, ora Piazza Principe Amedeo, esiste fin dal 1780, a quanto affermasi, un dipinto ad olio rappresentante la Vergine che ha nelle braccia il Bambino, dipinto venerato dai fedeli sotto il titolo “Madonna delle Grazie”. I signori Pisacane, allo scopo di adebire delle arcate come deposito di marmi, erano venuti nella determinazione di chiuderle di parte con un muro, che avrebbe impedito la vista dell’immagine. Nel mattino del 6 corrente Febbraio, un muratore, certo Avallone, si mise all’opera e già aveva innalzato il muro per circa tre palmi, quando fu notato da qualcuno, con somma meraviglia e stupore, che il dipinto, di colore quasi nero per ragione del tempo, era diventato pressoché bianco, né alcuna traccia dell’immagine vi si scorgeva. Dapprima si credette che qualche mano sacrilega, per recare onta alla Vergine, ne avesse così deturpato il dipinto; ma ben tosto, dietro accurate osservazioni e vari lavaggi eseguiti, si dové confessare trattarsi di un fatto straordinario ed inesplicabile. In un baleno si sparse la notizia per la città e subito cominciò ad accorrere molta gente sul luogo dell’avvenimento. I più, animati dalla Fede, gridavano al miracolo; altri invece, pur non volendo chiamare miracolo lo straordinario fenomeno, si rimanevano muti e pensosi. Il concorso del popolo durò tutto il giorno e nelle ore della sera crebbe a dismisura nonostante la pioggia dirotta, una folla immensa gremiva la piazza, onde la questura credette necessario disporre un servizio di guardie e carabinieri. Intanto il muro in costruzione fu dal popolo demolito e innanzi al dipinto furono accese lampade e candele, offerte dai fedeli. Sul volto di tutti leggevasi a chiare note la più viva commozione. Il popolo non abbandonò la piazza se non a tarda ora, e sul posto rimasero solo alcuni fedeli, insieme alle guardie e ai carabinieri, incaricati di invigilare se qualche mistificazione avesse luogo. Questi intanto assicurano che verso le 2 dopo mezzanotte l’immagine cominciò lentamente a riapparire, sicché sul far del giorno la si rivide nel primiero stato. La riapparizione dell'immagine vieppiù commosse gli animi di tutti e specialmente di quelli che avevano veduto il dipinto nello stato innanzi descritto. Questo il fatto nella sua integrità, come da testimoni oculari, degni di fede, mi è stato riferito, e come in parte coi propri occhi ho constatato. Ora continua il pellegrinaggio al luogo dell’ avvenimento e, in tutte le ore del giorno appiè del sacro dipinto si prostano i fedeli che, ritenendo prodigioso il fatto esposto, si recano a visitare e onorare la Santissima Vergine. Tanto per mio dovere. Ove poi all’E.V.R.ma piaccia avere maggiori chiarimenti e raccogliere dalla bocca stessa dei testimoni oculari, più minuti particolari, può interpellare le persone che ho fatto qui sottoscrivere.
SALERNO LÌ 6 FEBBRAIO 1895 |
ANDREA CANONICO CONFORTI Curato della Chiesa Parrocchiale di S.Agostino |
foto Vallocchia
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