Visse la giovinezza a Salerno dove il padre insegnava latino e greco. Seguì le orme paterne nella passione per i classici e nella professione, diventando uno dei più acuti filologi e storici della letteratura greca e di quella bizantina. Dal 1929 al 1938 diresse l'Officina dei Papiri Ercolanesi e nel 1935 ebbe l'incarico di Filologia Classica nell'ateneo napoletano. Nel 1938 passò alle cattedre di Filologia bizantina e di Letteratura greca nell'Università Cattolica di Milano, dal 1951 nell'Università Statale. Vasta fu la sua produzione saggistica.
Con particolare piacere accolgo in archivio questa lapide: commemora il sapiente che mi fu maestro e relatore nella mia tesi di laurea ("Aristofane e la sofistica"). |