Dopo la II Guerra Mondiale si impietosì per i continui ritrovamenti di resti di soldati tedeschi morti sul fronte di Salerno, e dal 1946 ebbe l'autorizzazione a raccoglierli per farli conservare; raggiunse la cifra di quasi 700 caduti, chiudendone le ossa ritrovate in cassettine di zinco. Nel settembre 1951 la Germania federale la invitò per conferirle un'alta onorificenza in compenso per la sua umanitaria iniziativa; in questa occasione la chiamarono "Mamma Lucia".
Nella sestultima riga della versione latina ASCRIEATUR è erroneo restauro per ASCRIBATUR. |