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Poeta vernacolare, autodidatta. Molte sue poesie sono scritte su formelle in ceramica affisse per i vicoli di Vietri. |
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(Testo)
UN CARO AMARO RICORDO
“FRATELLI”
Per volontà
Facciamo un passo indietro ai tempi passati,
quando quattro secoli fa i nostri cari antenati,
ebbero questa bella idea di creare questa associazione,
dedicata al Santo rosario e all’annunciazione.
Costò a quei fedeli lavoro, sacrificio abilità e maniera,
che poi divenne un sacro luogo di Preghiera.
Ma oggi dieci anni orsono che fù ridotto alla fine,
quando fu tolta la messa della domenica mattina.
Su questa piattaforma antistante la chiesa,
era dolce quel momento della lunga attesa.
S’aspettava il sacerdote che di solito tardava,
e questo dava agio con gli amici si parlava.
Ma la poi tutto questo è andato scomparendo,
ed ha ceduto il posto ad un deserto assolutamente.
E tutti questi fratelli cattolici frequentatori,
hanno lasciato questo posto del divino amore.
Tutto questo ha dato luogo ad una sterzata di vita,
e tutte le belle funzioni sono state abolite.
La domenica delle palme era un giorno felice,
con quel ramoscello d’ulivo che si scambiava tra amici.
Quell’altare di barocco desolato abbandonato,
leggendo quella data vi mostra il suo passato.
Costruito con arte sapienza e amore,
ma di questo capolavoro nessuno gli da valore.
Si avvertì la musica del silenzio sulle antiche mura.
Logorate dal tempo hanno perso la pittura.
Soffermatevi posando lo sguardo sulla ferrata,
piangono pure i ferri di quella cancellata.
Ma il tempo inesorabile ha fatto il suo cammino,
riducendo questo luogo a un crudele destino.
E questa è la ragione di una dura realtà,
per un posto che regnava amore e serenità.
Ma noi alzando gli occhi guardiamo lassù,
Recitando un requiem per quelli che non ci sono più.
10 marzo 2009 |
foto Vallocchia
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