Strano sacrario questo, dove si mescolano residuati bellici, stemmi e nomi di corpi militari, lapidi intitolate ad evanescenti
ordini para-religiosi, un
Quadrato magico, targhe di
false associazioni benefiche, vaghe epigrafi che rievocano i
Garibaldini (a quale titolo? Va bene che non esiste un copyright e chiunque ormai può dichiarasi garibaldino, però…). Il tutto sotto l'ala di
S.Maurizio e giocando astutamente su una sorta di equivoco: l'ordine cavalleresco
Mauriziano ha storia secolare nel ducato di Savoia (dal 1434); poi con alterne vicende è giunto fino a noi come ente ospedaliero e come
Fondazione Ordine Mauriziano, con sede a Torino, che gestisce l'immenso patrimonio della vecchia istituzione. Ed ecco l'equivoco: in questo sacrario si parla di
Fondazione Mauriziana, che è altra cosa, costituita nel 1994 da un gruppo di alpini e che semplicemente "promuove la spiritualità alpina e la devozione a S.Maurizio"; la sede è a Pescocostanzo, Aq. Insomma, mi sembra che si sia giocato sulle parole!
S.Maurizio (III sec.) era un ufficiale che comandava la legione Tebea, composta prevalentemente da cristiani; egli e i suoi uomini, di fronte all'ordine di perseguitare i loro confratelli, si rifiutarono di eseguirlo e vennero fatti massacrare dall'imperatore Massimiano. È il santo patrono degli Alpini e delle Guardie Svizzere vaticane.