Uomo politico, scrittore in latino e in volgare, diede a questa lingua nascente una enorme poliedricità espressiva. La sua
Divina Commedia è indubitabilmente uno dei grandi capolavori della letteratura mondiale, ma per gli italiani è anche la fucina della loro lingua, da cui sono uscite le più potenti raffigurazioni della realtà e dell'immaginazione.
A Benevento nel 1266 si svolse lo scontro decisivo tra le armate di
Manfredi e quelle di
Carlo d'Angiò, con la vittoria di quest'ultimo. Manfredi rimase ferito a morte nella battaglia e venne lì sepolto, presso un ponte sul fiume Calore. Ma nel settembre del 1267, per volontà dell'arcivescovo di Cosenza, il sarcofago venne spostato fuori dai confini dell'ormai angioino Regno di Napoli (ma dal 1077 Benevento era una enclave pontificia). Le ossa dello sventurato principe furono trasportate, senza i dovuti onori, a
Ceprano e lasciate in capo al ponte sul fiume Liri.