Per sfuggire alla persecuzione antiebraica si rifugiò in un casolare umbro con gli amici
Alberto e Pier Luigi Guetta, ma durante un
rastrellamento tedesco i tre vennero fermati, assieme a molti altri; solo loro però furono passati per le armi, forse perché in età di leva ma renitenti o forse perché trovati in possesso di somme di denaro e sospettati come spie.
Questa è una delle tante vittime della ferocia nazista di cui l'artista tedesco Gunter Demnig ha voluto tramandare il nome con le sue Stolpersteine (letteralmente tradotto significa "pietre da inciampo"): si tratta di cubetti di pietra, sparsi nei marciapiedi di tutta Europa, ciascuno con un nome inciso; in Italia ha incominciato da Roma, ricordando ebrei, zingari, omosessuali, antifascisti, carabinieri che da qui furono deportati nei lager e lì quasi tutti morirono di stenti o furono uccisi. La pietra è stata posata il 20/1/2022.