Ebbe incarichi amministrativi e di governo nello Stato pontificio, a Roma e in diverse cittā. Ebbe anche funzione giudicante in alcuni processi a personaggi illustri, come i due membri della famiglia Carafa, che fece condannare e giustiziare. Ma -quasi vendetta dei personaggi che aveva giudicato- lui stesso fu accusato di malversazioni, arrestato, condannato e decapitato
Qui č ricordato per aver fatto rimettere in funzione il flusso d'acqua di una
fontana monumentale quando era governatore delle Marche sotto papa
Pio V; ma l'epigrafe ricorda pure la sua inesorabile attivitā nel perseguire banditi e fuoriusciti.