Per lavoro si trasferì a Milano con la famiglia; dopo la nascita della RSI cercò di fuggire in Svizzera con il marito e la figlia, ma vennero respinti in territorio italiano; qui furono arrestati e deportati nel lager di Auschwitz, dove trovarono la morte
Tre pietre di inciampo sono state posate anche nel marciapiede di
Milano antistante la casa dove abitava con marito e figlia.
Questa è una delle tante vittime dei lager nazisti di cui l'artista tedesco Gunter Demnig ha voluto tramandare il nome con le sue Stolpersteine (letteralmente tradotto significa "pietre da inciampo"): si tratta di cubetti di pietra rivestita di ottone, sparsi nei marciapiedi di tutta Europa, ciascuno con un nome inciso; in Italia ha incominciato da Roma, ricordando ebrei, zingari, omosessuali, antifascisti, carabinieri che da qui furono deportati nei lager e lì morirono di stenti o furono uccisi.