Venturini (Tambìa), nato a Corteno Golgi (Bs) il 20/3/1916, era reduce dalla spedizione di Russia con postumi di congelamento alle gambe; con l'amico compaesano Canti (classe 1921) aderì alla Resistenza occupandosi dei rifornimenti ai gruppi partigiani della Val Camonica. Scilini (classe 1916) e Negri (classe 1915) erano Valtellinesi di Villa di Tirano (So). Questi 4 militavano nella brigata "Schivardi" della Divisione
Fiamme Verdi "Tito Speri"; furono arrestati dalla legione Tagliamento della Milizia fascista, Negri catturato nella seconda
battaglia del Mortirolo; Ghiroldi era un giovane civile, arrestato perché senza documenti ed in età di leva. Tutti e 5 furono incarcerati ad Edolo per oltre un mese, orrendamente torturati, infine fucilati al muro del cimitero di Mù (Edolo, Bs) l'11/4/1945.
Sugli altri due lati vengono commemorati
i salvatori di 218 ebrei jugoslavi qui confinati: riuscirono a farli espatriare in Svizzera sottraendoli alla deportazione e alla morte.