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Qui sembra sia l'avvocato Francesco Marchetti a parlare nell'epigrafe, ultimo sopravvissuto e senza eredi, con cui si estinse la famiglia; sono ricordati anche il padre e il fratello Angelo, che insegnò Matematica e Meccanica a Pisa. Di entrambi l'estensore si dichiara "vindice"; di Angelo non so, ma Francesco dovette difendere il padre dalle severe critiche ricevute per il libro De resistentia solidorum; lo celebrò poi in una biografia elogiativa. L'epigrafe, datata 1759, ricorda pure che gli antenati dei Marchetti ospitarono più volte il cardinale Carlo de Medici e che la casa necessitò di un restauro dopo l'alluvione dell'Arno (quella del 1740 o del 1758 ?). |
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(Testo)
VIATOR ERUDITE, MARCHETTAM FAMILIAM NOBILITATE, ET LITTERARUM GLORIA FLORENTEM, EXTINCTAM INGEMISCES IN FRANCISCO, IURIS LEGUMQUE SCIENTIA CO/XULTO, ALEXANDRI, QUI MATHESIN IN PISANO LYCEO PROFESSUS, FILIO, ANGELI, QUI MECHENICEN IBIDEM DOCUIT, GERMANO FRATRE, UTRIUSQUE IMPAVIDO UINDICE, ATQUE HUIUSCE DOMUS, UBI MAJORUM IPSIUS LIBERALITATE CAROLUS MEDICES CARDINALIS SAEPENUMERO CONVIVIO EXCEPTUS, ARNI IMPETU MAGNA EX PARTE DIRUTAE SEDULO, AC LARGIFICO INSTAURATORE. A. REPAR. SAL. MDCCLIX
foto Zatini
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