Personaggio vulcanico: non ancora sedicenne combatté volontario a
S.Martino nel 1859, mascherando la sua vera età; raggiunse poi i Mille in Sicilia; rientrato nei ranghi militari disertò per unirsi nuovamente a Garibaldi all'Aspromonte; qui riuscì a non farsi catturare e riparò in Grecia e in Egitto; nuovamente fu in Italia nel '66 per combattere a
Monte Suello. Di qui a Candia, per difendere i greci contro i turchi, e di nuovo in Egitto; infine a Londra, dove allacciò i contatti con Mazzini e visse facendo il fotografo. Nel '70 corse alla Comune di Parigi a battersi contro i prussiani; come comunardo ebbe una condanna alla deportazione in Nuova Caledonia, da cui tornò solo nel 1880 per un'amnistia; fu però costretto ad esulare in Svizzera, dove strinse rapporti con
Carlo Cafiero e l'anarchia. Tornato in Italia venne ancora arrestato a più riprese in seguito alla partecipazione a manifestazioni terminate con scontri. Riuscì anche a trovare il tempo per tornare in Grecia (1897) a combattere contro i turchi per la libertà di Creta. Mediatore senza successo fra il movimento anarchico e il Partito Socialista, per quest'ultimo si presentò alle elezioni politiche italiane del 1913 (le prime a suffragio universale maschile); venne eletto ma non entrò mai in parlamento per il suo rifiuto a giurare fedeltà alla monarchia. Visse gli ultimi anni a Parigi.