Qui nel febbraio 1944 le polizie nazifasciste preparavano un rastrellamento per catturare i giovani renitenti alla leva della RSI: quelli che fossero finiti nella rete rischiavano la fucilazione, secondo il proclama del ministro della guerra
Graziani. Attraverso il partigiano infiltrato nella Questura
Federico Paolini si vennero a sapere i particolari di questa operazione e si organizzò la fuga dei ragazzi che stavano nascosti. Ma il graduato della Milizia repubblichina Giorgetti li intercettò e ci fu uno scontro a fuoco, in cui Giorgetti rimase ucciso.
Più che "odio di parte" sarebbe opportuno chiamare le cose come stavano in realtà: "guerra civile"; e, dalle informazioni che sono riuscito a trovare, non capisco che cosa intendesse l'estensore dell'epigrafe con "opera di salvezza".