Insegnante, vicina alle idee del Socialismo, moglie dell'anarchico
Camillo Berneri, durante il Ventennio dovette esulare in Francia; quando il marito, volontario nella guerra di Spagna contro i Franchisti, venne trucidato da sicari stalinisti, abbracciò la militanza anarchica. Nel 1941 venne incarcerata in Germania, poi instradata in Italia, dove l'attendeva il confino. Dopo l'Armistizio partecipò alla Resistenza, ma tenendo le distanze dal PCI, di cui temeva la deriva stalinista. Nel dopoguerra si batté per la diffusione dell'informazione sul controllo delle nascite e per le colonie estive destinate ai bambini di ceti disagiati.