Dotto conoscitore delle lettere latine e greche, si recò a Venezia, dove il cardinal
Bessarione lo convinse ad andare a Roma per mettere a frutto le sue capacità. Qui tenne lezioni sui poeti classici, pubblicò commenti e, su commissione di papa Sisto IV, tradusse le
Tavole di Tolomeo.
L'epigrafe sul retro fu dettata dal Poliziano.
Nel 1822 un discendente omonimo dell'umanista, con la contessa Maddalena Bernardi, vedova del fratello Gerolamo, e le loro figlie Anna e Caterina, provvidero a restaurare l'epigrafe.