Consigliere comunale di Trento austriaca, che riversò le sue idee irredentiste nella realizzazione del monumento a Dante. Tenne il discorso inaugurale (1896), il cui tono si può cogliere da questo passaggio: " O fratelli, questa mole superba di bronzo e di granito, che il soffio dell'arte avviva, fu composta con gran sacrificio da un piccolo e povero popolo. Fra mille e mille che portarono l'obolo, pochi erano i ricchi e i dotti, molti i poveri e gli umili; popolani, contadini, montanari di villaggi sperduti ne' recessi delle Alpi. Altri udia mentovare per la prima volta Dante Alighieri: altri forse lo conosceva, ma come una grandezza lontana e velata di mistero. Ma non era la prima volta che udissero mentovare la Patria, la Lingua, la Civiltà che Dante rigenerava…". |