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Figlio primogenito di Carlo Alberto, subentrò al padre quando abdicò all'indomani della sconfitta di Novara (1849). Sotto il suo regno, grazie alla sapienza politica di Cavour e alla capacità militare carismatica di Garibaldi, furono realizzate l'unità e l'indipendenza d'Italia. Alla sua morte gli fu dedicato a Roma il gigantesco monumento del Vittoriano (o altare della patria). Assieme all'altra gemella, col proclama di Napoleone III, è una targa molto utile a capire la situazione politica in cui si realizzò l'alleanza fra Regno di Sardegna e Impero di Francia per la Seconda Guerra d'Indipendenza italiana. È situata nella Sala Farnese. |
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(Testo)
PROCLAMA DI S. M. SARDA
L'AUSTRIA CI ASSALE COL PODEROSO ESERCITO CHE, SI= MULANDO AMOR DI PACE, HA ADUNATO A NOSTRA OFFESA NELLE INFE= LICI PROVINCIE SOGGETTE ALLA SUA DOMINAZIONE. NON POTENDO SOPPORTARE L'ESEMPIO DEI NOSTRI ORDINI CI= VILI, NÉ VOLENDO SOTTOMETTERSI AL GIUDIZIO DI UN CONGRES= SO EUROPEO SUI MALI E SUI PERICOLI DEI QUALI ESSA FU SOLA CAGIONE IN ITALIA, L'AUSTRIA VIOLA LA PROMESSA DATA AL= LA GRAN BRETAGNA, E FA CASO DI GUERRA D'UNA LEGGE D'ONORE. L'AUSTRIA OSA DOMANDARE CHE SIENO DIMINUITE LE NO= STRE TRUPPE, DISARMATA E DATA IN SUA BALÍA QUELL'ANIMOSA GIO= VENTÚ CHE DA TUTTE PARTI D'ITALIA É ACCORSA A DIFENDERE LA SA= CRA BANDIERA DELL'INDIPENDENZA NAZIONALE. GELOSO CUSTODE DELL'AVITO PATRIMONIO COMUNE DI ONORI E DI GLORIA, IO DO LO STATO A REGGERE AL MIO AMATISSIMO CUGI= NO IL PRINCIPE EUGENIO, E RIPIGLIO LA SPADA. COI MIEI SOLDATI COMBATTERANNO LE BATTAGLIE DELLA LI= BERTÁ E DELLA GIUSTIZIA I PRODI SOLDATI DELL'IMPERATORE NAPOLEONE, MIO GENEROSO ALLEATO. | POPOLI D'ITALIA ! L'AUSTRIA ASSALE IL PIEMONTE PERCHÉ HO PERORATO LA CAUSA DELLA COMUNE PATRIA NEI CONSIGLI D'EUROPA, PERCHÉ NON FUI INSENSIBILE AI VOSTRI GRIDI DI DOLORE ! COSÍ ESSA ROMPE OGGI VIOLENTEMENTE QUEI TRATTATI CHE NON HA RISPETTATO MAI. COSÍ OGGI É INTERO IL DIRITTO DELLA NAZIONE, ED IO POSSO IN PIENA COSCIENZA SCIOGLIERE IL VOTO FATTO SULLA TOMBA DEL MIO MAGNANIMO GENITORE ! IMPUGNAN= DO LE ARMI PER DIFENDERE IL MIO TRONO, LA LIBERTÁ DE' MIEI PO= POLI, L'ONORE DEL NOME ITALIANO, IO COMBATTO PEL DIRITTO DI TUTTA LA NAZIONE. CONFIDIAMO IN DIO E NELLA NOSTRA CONCORDIA, CONFIDIA= MO NEL VALORE DEI SOLDATI ITALIANI, NELL'ALLEANZA DELLA NO= BILE NAZIONE FRANCESE, CONFIDIAMO NELLA GIUSTIZIA DELLA PUBBLICA OPINIONE. IO NON HO ALTRA AMBIZIONE CHE QUELLA DI ESSERE IL PRIMO SOLDATO DELL'INDIPENDENZA ITALIANA. VIVA L'ITALIA ! TORINO 29 APRILE 1859 VITTORIO EMANUELE |
foto Di Giuseppe
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