Avvocato, mutilato della Grande Guerra, fu eletto consigliere della minoranza di destra quando al Comune di Bologna vinsero i socialisti; il
21 novembre 1920, quando si insediò la nuova giunta, con festeggiamento in piazza Nettuno, una squadra di fascisti intervenne sparando; Giordani rimase ucciso da un proiettile vagante, una delle dieci vittime di quell'
aggressione. Durante il Ventennio la storia sarà forzata per fare del personaggio un martire della "violenza rossa".