Figlio di
Pietro, un erudito collezionista di monete e medaglie, coltivò con profondi studi l'interesse trasmessogli dal padre e lo estese anche all'ambito epigrafico di cui fu un ideale maestro per numerosi giovani studiosi; riviste specialistiche di tutta Europa furono arricchite da suoi dotti articoli e molti furono gli ospiti stranieri alla sua casa, desiderosi di condividere il suo sapere. Nella Romagna di età napoleonica rivestì anche ruoli politico-amministrativi, tanto che con la Restaurazione preferì prudentemente ritirasi nella Repubblica di S.Marino, dove visse fino alla morte, anche qui svolgendo degnamente incarichi pubblici. A S.Marino ricevette più volte
Theodor Mommsen che ebbe per lui grande ammirazione: Mommsen di lì a poco avrebbe messo in cantiere il
Corpus Inscriptionum Latinarum, la colossale enciclopedia dell'epigrafia latina.