Prete e giornalista, diresse l'
Osservatore Cattolico, giornale con posizioni intransigenti sulla fede e sul rapporto della Chiesa con lo Stato italiano. Quando a Milano scoppiò l'insurrezione che il generale Bava Beccaris represse con le
cannonate, fu ritenuto uno dei fomentatori, processato e condannato a tre anni di carcere. Riprese poi il ruolo di giornalista critico e scrisse i suoi ultimi articoli contro la proposta di legge del governo
Zanardelli per l'introduzione del divorzio.