Fu vescovo di Città di Castello dal 1863, di Pisa dal 1871.
Qui è ricordato per aver concesso un'indulgenza. Chi nel recente passato ha restaurato l'epigrafe non deve aver controllato il nome dell'arcivescovo e ha trasformato MICALLEF (o MICALEFF, altra grafia attestata) in MICHAELLEL. Nelle prime righe le parole abbreviate significano ECCELLENZA REVERENDISSIMA e ARCIVESCOVO. |