Vicino agli intellettuali del
Gabinetto Vieusseux, partecipò ai moti di Modena del 1831 e a quello romano del 1848-49, portando il proprio contributo di posizioni moderate. Ministro degli Interni sotto Pio IX, guidò poi il ministero dell'Istruzione nel governo Cavour; insegnò Filosofia della storia negli atenei torinese e romano; nel 1864 fu nominato senatore del Regno.
Era cugino di Giacomo Leopardi che, nella
Ginestra (v.51), in lieve polemica alluse ad una sua opera (
Inni sacri) dove Mamiani esprimeva un provvidenziale ottimismo che il recanatese non condivideva.