Dal 1922 segretario del Partito Socialista; nel 1924 denunciò in Parlamento i mezzi violenti con cui le squadracce fasciste avevano condizionato l'andamento delle recenti elezioni e chiese l'annullamento delle stesse. Il 10 giugno fu sequestrato e assassinato da sicari fascisti (processati e condannati solo nel 1947).
Il monumento, opera di
Jorio Vivarelli, e le lapidi sono posti nel luogo dove Matteotti fu aggredito e sequestrato.
Il 13/1/2017 la targa dell'ultimo
thumbnail è stata divelta e fracassata da vandali.