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Enrico morì a Villa Glori, nel tentativo garibaldino di unire Roma all'Italia; suo fratello Giovanni, rimasto ferito nello scontro, morì due anni dopo per uno strascico dei postumi. |
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(Testo)
(fronte) A ENRICO E GIOVANNI CAIROLI ______
. . . "IO SPERO DI NON ESSERE MAI PER MANCARE AL MIO" "DOVERE DI CAPO, PERO', SE AVVENISSE, CHIUNQUE DI VOI SARÁ" "AUTORIZZATO A SPARARMI CONTRO, PER PUNIRMENE, LA SUA " "ARMA, CHE DA PARTE MIA LO FARÓ CON QUELLI CHE PER AV" "VENTURA MANCASSERO AL PROPRIO "ARRIVEDERCI A ROMA . . . . . ORDINE DEL GIORNO D'ENRICO CAIROLI AI SUOI IL XXI OTTOBRE MDCCCLXVII |
S P Q R
(sinistra) VILLA GLORI XXIII OTTOBRE MDCCCLXVII
(retro)
LA GRECIA EBBE I SUOI LEONIDA, ROMA ANTICA I SUOI FABI, E L'ITALIA MODERNA I SUOI CAIROLI GIUSEPPE GARIBALDI AI VOLONTARI 2 NOVEMBRE 1867 | ______ . _______ COMPONENTI IL DRAPPELLO (segue elenco di 86 nomi su 6 colonne)
(destra) IL COMUNE DI ROMA MAGGIO MDCCCLXXXIII
foto Vallocchia
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