Patriota e scrittore, partecipò alla II e III Guerra di Indipendenza. Entrò nella redazione del giornale Movimento e ne divenne poi direttore, facendolo diventare la voce pubblica di Garibaldi. Seguì il generale nella infelice campagna per liberare Roma (ne scrisse in Con Garibaldi alle porte di Roma, 1895). Fu poi eletto deputato al Parlamento e infine insegnò Letteratura Italiana all'Università di Genova (nel 1903 divenne rettore dell'Università). |