Medico, fervente mazziniano e organizzatore della Giovane Italia a Milano, fu tra coloro che prepararono l'insurrezione delle
5 giornate: a casa sua la sera del 17 marzo ci fu la riunione in cui si decise di formare un Governo Provvisorio per dare organizzazione alla rivolta. Fu poi implicato nella cospirazione di
don Tazzoli a Mantova ma riuscì ad evitare la cattura riparando in esilio; infine venne consultato per la preparazione del moto milanese del 6 febbraio 1853, quando espresse il parere che non ci sarebbe stata la numerosa partecipazione di popolo che Mazzini e l'organizzatore
Piolti de Bianchi si aspettavano. Nel pur ottimo
Le strade di Milano di Valentino De Carlo (1998) si legge che fu arrestato nella immediata repressione poliziesca dopo il fallimento di questo moto e subito impiccato, ma il suo nome non figura nei documenti ufficiali che riportano l'elenco dei condannati. Ho invece trovato breve notizia della sua morte, in esilio e per commozione cerebrale, nelle pagine del giornale politico
Italia e Popolo (Genova 18/9/1854).