Giureconsulto, insegnò Diritto a Padova, Pavia, Pisa e Bologna. Era figlio di
Mariano Socini.
Questo è uno dei diciannove medaglioni di giuristi che ornano la facciata del palazzo (vedi primo
thumbnail). Nel tempo ha ospitato la VENERABILE/ARCHICONFRATERNITA/DELLE SACRE STIMATE/DI ROMA (secondo
thumbnail), ma nel primo '500 era la casa dell'avvocato concistoriale Bartolomeo de' Dossi, che si fece ritrarre -sembra- in affreschi di finestre murate (ultimi due
thumbnail). Escludo però che sia stato questo avvocato a fare realizzare i medaglioni, per motivi cronologici: è menzionato da Francesco Albertino in un libro del 1515 sulle antichità romane, ma almeno uno dei personaggi,
Giovan Battista De Luca, è di età sicuramente posteriore. Dunque sarà stato qualche erede di famiglia che ha voluto così onorare l'attività giuridica dell'antenato.
Sulle grafie e origini del cognome vedi
qui.