Padre e figlio, patrizi riminesi, entrambi membri del Senato romano: Galeotto nel 1510, sotto
Giulio II, dopo essere stato podestà a Forlì; Francesco nel 1539 e 1543, sotto
Paolo III, dopo essere stato podestà a Lucca e Mantova.
Le targhe probabilmente furono così disposte e restaurate (se non rifatte) alla metà del '600 da un discendente, un altro
Francesco Gualdi senatore, cultore e collezionista di antichità, che pure mise assieme la vicina lapide commemorativa di
Scipione l'Africano.