Studente universitario, dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 aderì alla Resistenza entrando nelle file del Partito d'Azione clandestino; arrestato il 12/1/1944 in casa di
Manlio Bordoni, per la sua militanza antifascista fu condannato a 10 anni di carcere, ma finì nel gruppo dei fucilati alle
Fosse Ardeatine all'indomani dell'attentato di via Rasella.
Il suo nome è citato anche nella targa dei caduti del Partito d'Azione situata in
via Castrense.