Sorella di Gabrio Casati, presidente del
Governo provvisorio durante le
5 giornate di Milano, sposò il conte
Confalonieri, di cui condivise lo spirito libertario e carbonaro, accogliendo nel suo salotto molti patrioti; studiò nuovi metodi pedagoci che suscitarono il sospetto dell'autorità asburgica. Morì senza rivedere il marito che, arrestato nel 1822 come cospiratore, nel 1824 era stato deportato nel carcere dello Spielberg.